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I buchi neri di Kerr sono un tipo di buco nero che ruota su sé stesso, descritti per la prima volta matematicamente dall’astrofisico Roy P. Kerr nel 1963. La loro rotazione genera un effetto noto come “frame-dragging”, che distorce lo spazio-tempo circostante. Questo tipo di buco nero è caratterizzato da un orizzonte degli eventi e una regione esterna chiamata ergosfera, dove la materia e la luce sono obbligate a seguire la rotazione del buco nero. I buchi neri di Kerr offrono importanti spunti per comprendere la relatività generale e la fisica estrema.

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