Ruhollah Khomeini è stato una delle figure più influenti della storia moderna dell’Iran e del Medio Oriente, noto per il suo ruolo nella Rivoluzione islamica del 1979. La sua leadership ha portato alla caduta della monarchia e all’istituzione della Repubblica Islamica dell’Iran, trasformando il paese in una teocrazia sciita. Amato da alcuni e criticato da altri, il suo impatto sulla politica e sulla religione è stato profondo e duraturo. Scopriamo alcune curiosità sulla vita e sull’eredità dell’Ayatollah Khomeini.
- Khomeini nacque il 24 settembre 1902 nel villaggio di Khomein, da cui deriva il suo cognome, situato nella provincia di Markazi, in Iran.
- Suo padre, Seyed Mostafa Khomeini, era un religioso sciita ed è stato assassinato quando Ruhollah aveva solo cinque mesi.
- Studiò teologia islamica e giurisprudenza sciita a Qom, diventando un leader religioso influente già negli anni ’30.
- Oltre a essere un leader religioso e politico, Khomeini scrisse numerosi libri di filosofia, etica e diritto islamico.
- Fu un critico feroce dello Scià Mohammad Reza Pahlavi, accusandolo di essere un burattino dell’Occidente e di tradire i valori islamici.
- Nel 1963, dopo aver criticato apertamente le riforme dello Scià, fu arrestato e poi esiliato, trascorrendo oltre 14 anni fuori dall’Iran.
- Durante il suo esilio visse in Iraq, in Turchia e infine in Francia, da dove continuò a guidare il movimento rivoluzionario tramite discorsi registrati su cassette audio.
- La Rivoluzione iraniana del 1979 portò al rovesciamento dello Scià e al ritorno di Khomeini in Iran, dove fu accolto da milioni di persone.
- Dopo la rivoluzione, istituì il sistema del Velayat-e Faqih (Governo del giurisperito), che diede al clero sciita il controllo dello Stato.
- Nel 1980 Khomeini appoggiò l’assalto all’ambasciata americana a Teheran, scatenando la crisi degli ostaggi che durò 444 giorni.
- Durante la sua leadership, Iran e Iraq entrarono in guerra (1980-1988), un conflitto devastante che causò milioni di vittime.
- Khomeini emise una fatwa nel 1989 contro lo scrittore Salman Rushdie, accusandolo di blasfemia per il suo libro I versi satanici, dichiarando che doveva essere ucciso.
- Con la sua politica, trasformò l’Iran in un paese isolato a livello internazionale, ma rafforzò il nazionalismo e l’identità sciita.
- Sotto la sua guida, vennero implementate rigide leggi islamiche che cambiarono radicalmente la società iraniana, limitando i diritti delle donne e la libertà di espressione.
- Fu considerato una guida spirituale per molti musulmani sciiti al di fuori dell’Iran, influenzando movimenti islamisti in Libano, Iraq e altrove.
- Rifiutò sempre i negoziati con gli Stati Uniti, definendo il paese il “Grande Satana” e accusandolo di voler distruggere l’Islam.
- La sua morte avvenne il 3 giugno 1989 e il suo funerale fu uno dei più affollati della storia, con oltre dieci milioni di partecipanti.
- Il suo mausoleo, situato nei pressi di Teheran, è un importante luogo di pellegrinaggio per molti iraniani.
- Il suo successore come Guida Suprema dell’Iran fu l’Ayatollah Ali Khamenei, che governa il paese ancora oggi.
- Nonostante la sua morte, il suo pensiero e la sua ideologia continuano a influenzare la politica iraniana e il mondo sciita.
- Khomeini proibì la musica pop e l’influenza della cultura occidentale, considerandole dannose per la società islamica.
- Durante il suo governo, migliaia di oppositori politici furono giustiziati o incarcerati, specialmente dopo la guerra Iran-Iraq.
- Uno dei suoi slogan più celebri fu “Nemico dell’Oriente e dell’Occidente”, sottolineando l’autosufficienza dell’Iran rispetto alle superpotenze.
- Le sue dichiarazioni contro Israele e gli Stati Uniti sono ancora oggi utilizzate come propaganda dal governo iraniano.
- Malgrado il suo rigido fondamentalismo, Khomeini permise l’uso delle tecnologie moderne se conformi ai principi islamici.
- Negli ultimi anni della sua vita, soffrì di problemi di salute, ma continuò a esercitare un controllo ferreo sul governo.
- La sua eredità rimane divisiva: per alcuni è un eroe della rivoluzione, per altri un dittatore religioso che ha represso la libertà.
- Il suo volto è ancora oggi onnipresente in Iran, stampato su banconote, edifici pubblici e manifesti ufficiali.
- Il sistema di governo da lui istituito rimane unico al mondo, combinando un’autorità religiosa assoluta con elementi di democrazia controllata.
- Il giorno del suo ritorno in Iran, il 1° febbraio 1979, è commemorato ogni anno come una festa nazionale.
L’Ayatollah Khomeini è stato una delle figure più influenti e controverse del XX secolo, capace di trasformare radicalmente l’Iran e di influenzare la politica mondiale. La sua visione dell’Islam come sistema politico ha ridefinito il ruolo della religione nella governance e nelle relazioni internazionali. Ancora oggi, la sua eredità è oggetto di dibattito, tra chi lo considera un leader carismatico e chi lo vede come un oppressore. Il suo impatto continua a farsi sentire, plasmando la politica e la società iraniana a decenni dalla sua morte.