La tempura è uno dei piatti giapponesi più apprezzati e riconosciuti a livello internazionale, caratterizzato dalla sua leggerezza e croccantezza. Questo piatto, che consiste in frutti di mare, verdure e altri ingredienti immersi in una pastella leggera e fritti, è diventato un simbolo della cucina giapponese. Ecco una serie di curiosità che esplorano l’origine, la preparazione e le varianti della tempura.
- La tempura ha origine in Giappone, ma la tecnica di frittura fu introdotta dai missionari portoghesi nel XVI secolo.
- Il nome “tempura” deriva dal latino “tempora,” riferendosi ai giorni di quaresima in cui i missionari cattolici non potevano mangiare carne, optando per il pesce e le verdure.
- La pastella della tempura è composta semplicemente da farina, acqua fredda e a volte un uovo, senza lievito, per garantire leggerezza.
- Per ottenere una tempura croccante, l’acqua utilizzata deve essere ghiacciata, poiché il contrasto tra il freddo della pastella e l’olio caldo crea una consistenza croccante.
- La tempura viene tradizionalmente fritta in olio di sesamo, che le conferisce un aroma unico.
- Le verdure utilizzate nella tempura possono includere melanzane, carote, zucchine, funghi shiitake, patate dolci e peperoni.
- I frutti di mare, come gamberi, calamari e pesce bianco, sono tra gli ingredienti più comuni della tempura.
- In Giappone, la tempura viene spesso servita con una salsa chiamata “tentsuyu,” composta da brodo dashi, mirin e salsa di soia, con una grattugiata di daikon (ravanello bianco) come accompagnamento.
- La tempura può essere servita da sola, come piatto principale, o come contorno in vari piatti, inclusi noodle e sushi.
- Il tempura donburi, o “tendon,” è un piatto in cui la tempura viene servita su una ciotola di riso con salsa tentsuyu.
- A differenza di altre tecniche di frittura, la tempura viene fritta a una temperatura leggermente inferiore, solitamente tra 160 e 180 gradi Celsius.
- La tempura è diventata popolare anche in altri paesi asiatici, come Corea del Sud e Taiwan, dove ha acquisito varianti locali.
- Il ristorante più antico di tempura in Giappone, Funabashiya, fu aperto a Tokyo nel 1902 e continua a servire questo piatto tradizionale.
- La tempura moderna è più leggera e croccante rispetto a quella originariamente introdotta dai portoghesi, che era più spessa e più pesante.
- La tempura è talmente popolare in Giappone che esistono ristoranti specializzati, chiamati “tempura-ya,” che si dedicano esclusivamente a questo piatto.
- La consistenza della pastella di tempura deve essere gestita con cura, mescolandola poco e lasciando qualche grumo per evitare che diventi troppo densa.
- Oltre alla salsa tentsuyu, la tempura può essere accompagnata da sale speziato, come il sale al tè verde o al pepe sansho, per un gusto diverso.
- Durante il periodo Edo, la tempura veniva venduta come cibo di strada, servita su spiedini per essere facilmente mangiata in piedi.
- La tempura è diventata così radicata nella cultura giapponese che è considerata un “comfort food,” perfetto per ogni occasione.
- Esiste anche una variante chiamata “kakiage,” in cui diversi ingredienti vengono mescolati insieme e fritti in una pastella di tempura.
- In Giappone, si crede che la tempura sia stata inizialmente preparata dai samurai come uno spuntino leggero prima delle battaglie.
- La tempura ha influenzato la cucina giapponese contemporanea, con molti chef che sperimentano nuovi ingredienti e tecniche per rivisitare questo piatto classico.
- Una delle sfide maggiori nel preparare una tempura perfetta è mantenere l’olio alla giusta temperatura, poiché variazioni possono compromettere la qualità del risultato finale.
- La tempura è così apprezzata che in alcune città giapponesi si tengono festival dedicati a questo piatto, dove i visitatori possono assaggiare diverse versioni e varianti.
La tempura non è solo un piatto fritto, ma una vera e propria espressione dell’arte culinaria giapponese, che unisce tradizione e innovazione. Ogni morso di tempura offre una combinazione unica di leggerezza e sapore, rendendolo uno dei piatti più amati non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. La sua semplicità, unita alla maestria nella preparazione, continua a conquistare palati di ogni età e cultura.