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Ruhollah Khomeini è stato una delle figure più influenti della storia moderna dell’Iran e del Medio Oriente, noto per il suo ruolo nella Rivoluzione islamica del 1979. La sua leadership ha portato alla caduta della monarchia e all’istituzione della Repubblica Islamica dell’Iran, trasformando il paese in una teocrazia sciita. Amato da alcuni e criticato da altri, il suo impatto sulla politica e sulla religione è stato profondo e duraturo. Scopriamo alcune curiosità sulla vita e sull’eredità dell’Ayatollah Khomeini.

  1. Khomeini nacque il 24 settembre 1902 nel villaggio di Khomein, da cui deriva il suo cognome, situato nella provincia di Markazi, in Iran.
  2. Suo padre, Seyed Mostafa Khomeini, era un religioso sciita ed è stato assassinato quando Ruhollah aveva solo cinque mesi.
  3. Studiò teologia islamica e giurisprudenza sciita a Qom, diventando un leader religioso influente già negli anni ’30.
  4. Oltre a essere un leader religioso e politico, Khomeini scrisse numerosi libri di filosofia, etica e diritto islamico.
  5. Fu un critico feroce dello Scià Mohammad Reza Pahlavi, accusandolo di essere un burattino dell’Occidente e di tradire i valori islamici.
  6. Nel 1963, dopo aver criticato apertamente le riforme dello Scià, fu arrestato e poi esiliato, trascorrendo oltre 14 anni fuori dall’Iran.
  7. Durante il suo esilio visse in Iraq, in Turchia e infine in Francia, da dove continuò a guidare il movimento rivoluzionario tramite discorsi registrati su cassette audio.
  8. La Rivoluzione iraniana del 1979 portò al rovesciamento dello Scià e al ritorno di Khomeini in Iran, dove fu accolto da milioni di persone.
  9. Dopo la rivoluzione, istituì il sistema del Velayat-e Faqih (Governo del giurisperito), che diede al clero sciita il controllo dello Stato.
  10. Nel 1980 Khomeini appoggiò l’assalto all’ambasciata americana a Teheran, scatenando la crisi degli ostaggi che durò 444 giorni.
  11. Durante la sua leadership, Iran e Iraq entrarono in guerra (1980-1988), un conflitto devastante che causò milioni di vittime.
  12. Khomeini emise una fatwa nel 1989 contro lo scrittore Salman Rushdie, accusandolo di blasfemia per il suo libro I versi satanici, dichiarando che doveva essere ucciso.
  13. Con la sua politica, trasformò l’Iran in un paese isolato a livello internazionale, ma rafforzò il nazionalismo e l’identità sciita.
  14. Sotto la sua guida, vennero implementate rigide leggi islamiche che cambiarono radicalmente la società iraniana, limitando i diritti delle donne e la libertà di espressione.
  15. Fu considerato una guida spirituale per molti musulmani sciiti al di fuori dell’Iran, influenzando movimenti islamisti in Libano, Iraq e altrove.
  16. Rifiutò sempre i negoziati con gli Stati Uniti, definendo il paese il “Grande Satana” e accusandolo di voler distruggere l’Islam.
  17. La sua morte avvenne il 3 giugno 1989 e il suo funerale fu uno dei più affollati della storia, con oltre dieci milioni di partecipanti.
  18. Il suo mausoleo, situato nei pressi di Teheran, è un importante luogo di pellegrinaggio per molti iraniani.
  19. Il suo successore come Guida Suprema dell’Iran fu l’Ayatollah Ali Khamenei, che governa il paese ancora oggi.
  20. Nonostante la sua morte, il suo pensiero e la sua ideologia continuano a influenzare la politica iraniana e il mondo sciita.
  21. Khomeini proibì la musica pop e l’influenza della cultura occidentale, considerandole dannose per la società islamica.
  22. Durante il suo governo, migliaia di oppositori politici furono giustiziati o incarcerati, specialmente dopo la guerra Iran-Iraq.
  23. Uno dei suoi slogan più celebri fu “Nemico dell’Oriente e dell’Occidente”, sottolineando l’autosufficienza dell’Iran rispetto alle superpotenze.
  24. Le sue dichiarazioni contro Israele e gli Stati Uniti sono ancora oggi utilizzate come propaganda dal governo iraniano.
  25. Malgrado il suo rigido fondamentalismo, Khomeini permise l’uso delle tecnologie moderne se conformi ai principi islamici.
  26. Negli ultimi anni della sua vita, soffrì di problemi di salute, ma continuò a esercitare un controllo ferreo sul governo.
  27. La sua eredità rimane divisiva: per alcuni è un eroe della rivoluzione, per altri un dittatore religioso che ha represso la libertà.
  28. Il suo volto è ancora oggi onnipresente in Iran, stampato su banconote, edifici pubblici e manifesti ufficiali.
  29. Il sistema di governo da lui istituito rimane unico al mondo, combinando un’autorità religiosa assoluta con elementi di democrazia controllata.
  30. Il giorno del suo ritorno in Iran, il 1° febbraio 1979, è commemorato ogni anno come una festa nazionale.

L’Ayatollah Khomeini è stato una delle figure più influenti e controverse del XX secolo, capace di trasformare radicalmente l’Iran e di influenzare la politica mondiale. La sua visione dell’Islam come sistema politico ha ridefinito il ruolo della religione nella governance e nelle relazioni internazionali. Ancora oggi, la sua eredità è oggetto di dibattito, tra chi lo considera un leader carismatico e chi lo vede come un oppressore. Il suo impatto continua a farsi sentire, plasmando la politica e la società iraniana a decenni dalla sua morte.

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