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Maximilien Robespierre è una delle figure più controverse e affascinanti della Rivoluzione francese. Filosofo, giurista e leader politico, fu al centro di alcuni dei momenti più drammatici della storia europea. Amato da alcuni come difensore del popolo e odiato da altri come simbolo del Terrore, la sua vita e il suo pensiero continuano a suscitare dibattiti. Ecco una lunga raccolta di fatti curiosi e poco noti che aiutano a conoscere meglio l’uomo dietro la leggenda.

  1. Robespierre nacque nel 1758 ad Arras in una famiglia borghese
  2. Perse la madre quando aveva solo sei anni e fu abbandonato dal padre poco dopo
  3. Studiò al collegio Louis-le-Grand di Parigi grazie a una borsa di studio
  4. Fu compagno di studi di Camille Desmoulins e Louis-Marie de La Révellière-Lépeaux
  5. Ammirava profondamente Jean-Jacques Rousseau e fu influenzato dal suo pensiero
  6. Da giovane si guadagnò la reputazione di essere estremamente serio e moralista
  7. Prima della Rivoluzione era un avvocato noto per difendere i più deboli e i poveri
  8. Fu eletto nel 1789 come deputato del Terzo Stato agli Stati Generali
  9. Si oppose fermamente al diritto di veto del re e alla distinzione tra i tre ordini
  10. Divenne membro del Club dei Giacobini e ne assunse presto un ruolo guida
  11. Era soprannominato “l’Incorrotto” per la sua integrità morale e rigore etico
  12. Rifiutava i privilegi e viveva in modo austero anche al culmine del suo potere
  13. Sostenne la proclamazione della Repubblica e la fine della monarchia
  14. Votò per l’esecuzione di Luigi XVI senza possibilità di appello o condanna condizionata
  15. Promosse la creazione del Comitato di Salute Pubblica per difendere la Repubblica
  16. Fu uno dei principali ideologi del Terrore, giustificandolo come mezzo per salvare la rivoluzione
  17. Riteneva che la virtù dovesse essere accompagnata dal terrore come strumento politico
  18. La sua oratoria era così potente da guadagnargli ammirazione ma anche timore
  19. Fu il principale promotore del culto dell’Essere Supremo introdotto nel 1794
  20. Il culto dell’Essere Supremo sostituiva il cattolicesimo con una religione deista rivoluzionaria
  21. Lanciò una grande cerimonia pubblica in onore dell’Essere Supremo nei Giardini delle Tuileries
  22. I suoi avversari lo accusavano di voler instaurare una nuova forma di dittatura morale
  23. Il suo potere raggiunse l’apice durante il Grande Terrore tra giugno e luglio 1794
  24. Ordinò l’arresto e l’esecuzione di molti suoi ex alleati tra cui Danton e Desmoulins
  25. Era profondamente convinto di agire in nome della giustizia e del bene comune
  26. Cominciò a isolarsi politicamente e a perdere il sostegno anche tra i giacobini
  27. Il 27 luglio 1794 (9 termidoro) fu arrestato insieme ai suoi sostenitori
  28. Cercò di suicidarsi sparandosi alla mandibola ma fallì
  29. Fu giustiziato il giorno successivo senza processo regolare sulla ghigliottina
  30. Alla sua esecuzione la folla esultò come se finisse un’epoca di paura
  31. Il suo corpo fu sepolto in una fossa comune del cimitero degli Errancis
  32. Robespierre non si era mai sposato e non ebbe figli
  33. Il suo fratello Augustin fu anch’egli ghigliottinato lo stesso giorno
  34. È stato successivamente rivalutato da alcuni storici come difensore dei diritti umani
  35. Era contrario alla pena di morte prima della Rivoluzione ma cambiò idea in seguito
  36. Scrisse numerosi discorsi in cui esaltava la libertà, l’uguaglianza e la virtù repubblicana
  37. Fu uno dei pochi politici a non arricchirsi durante la Rivoluzione
  38. Il suo volto è presente su alcune monete commemorative e francobolli della Repubblica francese
  39. Oggi diverse piazze e strade in Francia portano il suo nome
  40. Il suo pensiero ha influenzato figure successive come Lenin e alcuni rivoluzionari del XX secolo

Robespierre rappresenta una figura complessa e polarizzante che sfida le semplici definizioni di eroe o tiranno. La sua vita fu guidata da ideali elevati ma anche da scelte tragiche che segnarono profondamente la storia francese. Conoscere le molteplici sfaccettature del suo carattere permette di comprendere meglio il dramma e le tensioni della Rivoluzione. Il suo nome resta indissolubilmente legato al Terrore ma anche a un tentativo radicale di reinventare la società. Nel bene e nel male, Maximilien Robespierre continua a suscitare riflessioni profonde sul potere e la moralità.

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